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Perrault, Charles.

Scrittore francese. Di classe sociale elevata, pur non avendo completato gli studi, che toccarono l'ambito letterario ma anche quello del diritto, ottenne un incarico di rilievo alla Sovrintendenza per le costruzioni regie. Egli agiva come intermediario tra gli artisti di corte e il potente ministro Colbert, di cui godeva la protezione e grazie al quale fu eletto all'Académie Française nel 1671. Le sue iniziali prove poetiche furono scarsamente apprezzate, ma il suo nome conquistò maggior notorietà grazie al poemetto (letto all'Académie nel 1687) Le siècle de Louis le Grand, da cui prese le mosse la celebre "Querelle des anciens et des modernes". P., in opposizione a sostenitori della classicità, quali Racine e Boileau, sosteneva infatti nel suo scritto la superiorità della letteratura contemporanea rispetto agli scrittori del passato. La medesima convinzione fu da lui esposta in Parallèles des anciens et des modernes (1688-97), rilevando in particolare i progressi compiuti nel campo del metodo e le loro ripercussioni in quello della creazione. Tuttavia P. trovò la sua più felice espressione in tutt'altro genere letterario, cui si deve la sua fama presente, e cioè nelle fiabe, in versi e in prosa, pubblicate con il nome del figlio: La bella addormentata nel bosco, Cappuccetto rosso, Il gatto con gli stivali, Cenerentola, Pollicino, Pelle d'asino, ecc. Esse furono riunite dall'autore nella raccolta Contes du temps passé, più noti come Contes de ma mère l'Oye (1697). Pur narrando eventi tra i più fantasiosi e inverosimili, le fiabe di P. si impongono per lo stile semplice, conciso, dall'impostazione classica che, paradossalmente, le avvicinano alla linearità delle favole mitologiche del mondo greco. L'autore compose anche un volume autobiografico di Mémoires, pubblicato postumo nel 1759 (Parigi 1628-1703).